mercoledì 1 agosto 2012

RECENSIONE: IN VERITA' E' MEGLIO MENTIRE DI KERSTIN GIER.



TITOLO: In verità è meglio mentire
AUTORE:  Kerstin Gier
EDITORE: Corbaccio
PREZZO:  € 12,90
DATI:  217 p., rilegato



DESCRIZIONE

158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua
intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma
dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime
psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo"
intelligente.


COSA NE PENSO


Carinissimo! Un libro leggerissimo di un' autrice che mi ha piacevolmente stupito...
Kerstin Gier l'ho conosciuta leggendo la serie young adult "la trilogia delle gemme, red, blue e green", saga dei viaggiatori del tempo, e l'ho molto apprezzata per il suo modo semplice di scrivere (dove semplice
non vuol dire privo di dettagli e particolari, al contrario! con semplice intendo che in poche righe l'immagine ti si presenta nitidamente davanti agli occhi, senza perdersi in lunghe descrizioni e particolari...
insomma assolutamente comunicativa!) e gli intrecci narrativi che ti portano più in fretta che puoi alla fine di ogni volume.
Oggi la ritrovo a scrivere un romanzo "diverso"... non più young adult ma genere Chick-Lit, e a mio parere è difficile trovare autori così versatili da essere in grado di passare da un genere all'altro riuscendo
bene in entrambi (il mio preferito fra questi è Ken Follet).
La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, Carolin Schütz, che fin dalle prime righe racconta di se stessa (anche con simpatici e divertenti aneddoti della sua vita) dandoci un quadro chiaro di chi lei
sia, non solo nella percezione degli altri  (QI di 158, parla 5 lingue e suona diversi strumenti in modo eccellente) ma soprattutto come lei è realmente (una donna insicura che nasconde le sue capacità all'ex
fidanzato, pur di non farlo sentire inferiore ). "In verità è meglio mentire" ci parla proprio di questo, la maschera che la protagonista tiene con  gli altri e il suo essere reale come lei ci racconta con la massima
realtà e sincerità. La sua vita potrebbe sembrare semplice viste le sue "doti", ma come vedremo così non è affatto, gli uomini fin da ragazzina intimiditi dalla sua super-intelligenza fuggono alla prima occasione,
la sua famiglia non capisce come "una come lei" possa essere infelice e non soddisfatta e appagata della sua vita, l'unico uomo che la amava senza riserve la lascia vedova a soli 26 anni, alle prese con molti
problemi da affrontare  con la di lui famiglia ,con la quale è in disaccordo per l'eredità  ( il suo ex marito era il padre del suo ex fidanzato).
Insomma come tutti i romanzi di questo genere dove l'"equivoco" e l'"imprevisto" la fanno da padroni, l'autrice non cade nel banale e nel "visto e rivisto" ma arricchendo la storia con temi importanti come "la
separazione e il lutto" e il suo modo fantastico di scrivere, ha reso questo romanzo davvero "speciale".


ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO!

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